Crater Lake – Pacific Coast: Itinerario in Oregon

Oregon: Dal Crater Lake  National Park all’oceano, seguendo l’Umpqua River.

Partiamo costeggiando l’Upper Klamath Lake e in meno di un Ora siamo all’ingresso del Crater Lake National Park, l’unico parco nazionale dell’Oregon. Si sale a quasi 3000 mt. Non sono del tutto tranquillo a portare la Sedona a queste altezze, ma non ho altre alternative.

Arrivati in cima una delle cose più belle che abbia mai visto Un enorme lago blu china circondato da montagne innevate e il cono vulcanico che come un isola da quel tocco in più a un paesaggio già di per se meraviglioso.

Ero già stato a vedere alcune lagune all’interno di crateri in Ecuador il Quilotoa e sopratutto il Cuicocha, già mi avevano impressionato, ma questo è molto più grande e blu. La strada panoramica è tutta in cresta, tra due muri di neve, da una parte il cratere con il lago al centro dall’altra il panorama sconfinato del Umpqua National Forest.

Sono in estasi totale, mi sento rigenerato e rilassato. Vorrei rimanere più tempo ma iniziamo ad aver freddo e il nostro tempo è limitato dobbiamo raggiungere Rosemburg. Iniziamo una lenta discesa tortuosa, che è una favola, davvero non so come altro descriverla. Usciti dal parco si incontra il Diamond Lake ma quello che secondo me è la vera meraviglia è il fiume Nort Umpqua River, verde smeraldo e trasprente che ci scorre a lato. Ci fermiamo più volte per ammirarlo.

In questo periodo i fiumi negli USA sono al massimo della loro portata per via del discioglimento della neve, cascate e acqua ovunque, le rapide sono fortissime e il rumore è fragoroso. Il tutto in una stretta valle circondato da enormi pini. Passato Rosemborg, continuiamo a fiancheggiare fiumi meravigliosi, campi e montagne sono diventate verdi tropicali, dei cervi ci attraversano la strada… sembra un documentario invece siamo nell’ Elliot State Forest.

Più ci avviciniamo alla costa più gli alberi si riempono di muschio. C’è acqua ovunque, scenari fluviali e paludosi si susseguono, ogni tanto qualche palafitta mi ricorda che siamo sulla terra. Siamo ormai arrivati al mare, delle gigantesche dune di sabbia proteggono la zona da vento e intemperie marine. Guidando lungo la 101 possiamo constatare che gli ecosistemi sono in continuo mutamento da mare a montagna che a questi paralleli creano un effetto stupefacente.

Dall’alto vediamo Tahkenitch Lake e il ponte della ferrovia che lo attraversa, poi entriamo nell’Oregon Dunes National Recreation Area dove ci fermiamo a vedere il tramonto nella spiaggia di Siltcoos. Scaliamo una duna di sabbia alta una 50ina di metri e ci troviamo davanti l’oceano e il sole già basso che colora tutto di arancione. La salsedine infine da una velatura a tutto quello che c’è dietro alle dune.

Che meraviglia era tanto tempo che non vedevo un tramonto, questo entra di diritto in uno dei più belli per le sensazioni e per il momento che sto attraversando. A Florence che ormai è già buio, ci fermiamo a dormire nel parcheggio di un casinò che ci regala un buono da 10$ da giocare alle slot,  caffè e bevande omaggio. Ho vinto pure 6$ è la prima volta che mi pagano per dormire in un posto.

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