Semuc Champey: le piscine naturali del Guatemala.

Semuc Champey

 Diario di viaggio: 10 aprile 2017, Guatemala / Centro America.

Per andare a Semuc Champey bisogna prima raggiungere Lanquìn  la sua città satellite dove si trovano tutte le strutture ricettive. Noi arriviamo da Panajacel, sono solo 300km ma ci abbiamo impiegato una cosa come 10 ore. Più facile arrivare da Guatemala City, 6 ore di viaggio passando per la città di Coban. Noi ovviamente non potevamo immaginarcelo quindi ci ritroviamo in mezzo le montagne guatemalteche.

Non c’era un rettilineo manco per sbaglio, non so quante volte ci siamo ritrovati ad arrancare su salite con le ruote che slittavano sullo sterrato e a scendere su strade senza guard rail con a lato dei precipizi. Abbiamo attraversato montagne ricche di vegetazione, popoli rurali, ma anche discariche a cielo aperto in fiamme.

Il momento più emozionante del viaggio è sicuramente quando siamo finiti in bilico su due ruote, per cercar di far passare un bus che abbiamo incrociato, quasi ci ribaltavamo e solo grazie alle stesse persone di quel bus che sono scese per rimetterci in piedi, abbiamo potuto proseguire il viaggio.

Guardo fuori dal finestrino e vedo che siamo arrivati. Forse le mie vacanze sono finite, da adesso in avanti è ora di viaggiare mi serve solo più consapevolezza di me stesso.

Eravamo talmente stravolti dal viaggio che ci siamo fidati del primo procacciatore di ostelli, convinti di finire in una catapecchia, ci siamo ritrovati in uno dei posti più belli in cui io abbia dormito, il Vista verde Lodge, sono cabanas ben tenute con vista fiume. Talmente bello che mi sembra una presa in giro pagare cosi poco (5$).

Ho dormito su un materasso buttato a terra ma quando mi sono svegliato ho visto l’alba sbucare dalle montagne verdeggianti mi sono subito dimenticato di quanto sia stata scomoda la notte.

Vista Verde Lodge: Mondeando Approva.

Finalmente siamo tutti svegli, pronti per andare a Semuc Champey, uno dei luoghi più famosi del Guatemala, si tratta di un sistema di formazioni calcaree che creano delle piscine naturali, circondate dalla Jungla tropicale dentro una gigantesca valle con delle pareti a strapiombo. Scrocchiamo un passaggio dentro il cassone di un pick-up e arriviamo all’entrata del parco.

Entriamo nel parco (50 quetzales) e iniziamo un sentiero in salita che ci porterà a un punto panoramico dove è possibile scattare foto dall’alto, il colpo d’occhio è impressionante, dopodichè scendiamo al fiume per farci il bagno nelle piscine, ma oggi è domenica ed è pieno di guatemaltechi che occupano ogni centimetro disponibile.

Nuova lezione imparata mai andare in una località turistica a ridosso di un fiume durante le festività, il rischio è di trovare gente chiassosa e maleducata, certi posti meriterebbero più rispetto e controlli dato che è pur sempre un santuario della natura.

Andando in esplorazione troviamo un posticino tranquillo pieno dove non c’è nessuno perchè l’acqua è più alta e la percentuale di guatemaltechi che sa nuotare è veramente bassa. Qui trovo la pace tanto che mi addormento su una roccia con il rumore delle cascate in sottofondo. Essendoci meno gente l’acqua è più trasparente anche se più fresca, un toccasana visto il caldo asfissiante.

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