Ometepe: L’isola vulcano dove i locali fanno davvero la differenza.

Isola di Ometepe

 Diario di viaggio: 26 Marzo 2017, Nicaragua / Centro America

Lasciamo San Juan del Surf come la chiamano i locali che vengono a divertirsi da ogni parte del paese e con un collettivo ci dirigiamo a Rivas. Veniamo scaricati nel mezzo di un mercato locale dove regna il caos, con molta difficoltà riusciamo a divincolarsi e raggiungere il porto dove salpano le navi dirette a Moyogalpa, la capitale dell’isola di Ometepe.

l’isola è inconfondibile per i suoi due enormi vulcani che svettano esattamente nel bel mezzo del lago Nicaragua (Cocibolca in lingua Nahuti uto-azteca che significa ”mare dolce”), La navigazione dura all’incirca 1 ora, mi godo il panorama che è sicuramente molto suggestivo.

Moyogalpa è l’unica località dell’isola abbastanza sviluppata da poter accogliere i turisti, che sempre più numerosi passano da queste parti. Mi separo dagli altri e mi sistemo in un posto davvero spartano (Indio Viejo) sfruttando la giornata per cercare informazioni su cosa fare.

VISITARE L’ISOLA DI OMETEPE IN SCOOTER

Lo scooter è mezzo di trasporto ideale per conoscere l’isola, ci spariamo all’incirca 80 km molti dei quali in sterrato, in sella a degli scatafasci, ma andiamo tranquilli per cercare di arrivare il più lontano possibile. Iniziamo il recorrido con l’Ojo del agua una piscina d’acqua cristallina, poi andiamo a Playa Santo Domingo una sottile striscia di terra di spiaggia, per poi arrivare a Balgue.

Non credo più nel mio mezzo di trasporto, dato che la strada inizia ad essere in pessime condizioni decido di tornare indietro passando per Altagracia, un altro pueblo dove mi fermo a bere una birra in un sudicio bar di quelli che piacciono a me.

L’ultimo tratto di strada quello peggiore sulla carta, infatti rischio di cadere non so quante volte, mi sembra di pattinare, evito  di tutto soprattutto animali e per un pelo non mi schianto contro una mucca gigante. Sono esausto dalla tensione, mentre Tito ha rotto un freno, quindi per forza di cose siamo costretti a rientrare a Moyogalpa.

Nonostante tutto sono contento di quello che ho visto, ho scoperto una parte di isola più autentica, quella dove il tempo sembra essersi fermato, ci sono tanti angoli nascosti con scorci fantastici, ma quello che mi è piaciuto di più è stato parlare con alcuni campesinos che mi hanno spiegato che per via del fatto che vivono su isola, la popolazione è rimasta a lungo isolata e ha mantenuto intatte le sue tradizioni.

LA SCALATA AL VULCANO

Il titolo della giornata sarebbe ”Ma perché? Ma chi ce l’ha fatto fare?” Ricapitolando ci svegliamo alle 6 del mattino per andare a scalare il vulcano Concepcion, ci becchiamo con Lazzaro, la nostra guida e iniziamo un vero e proprio hike massacrante, 1600 mt. di dislivello, i primi 1000 dentro la selva, gli ultimi 600 su sabbia e roccia magmatica e vento contrario. Arriviamo in cima stremati. Sono soddisfatto più per l’impresa che per la vista. Scendere è ancora più difficile e pericoloso.

IL RODEO

Oggi è festa grande in tutta Ometepe, è il giorno del rodeo, si respira l’aria di festa, tanti bambini sfilano a cavallo con i vestiti tradizionali e le bande ci accompagnano nell’attesa e scandiscono i tempi fino all’inizio del rodeo. Credevo di aver visto tutto nella vita ma mai avrei pensato di vedere dei ragazzi di strada giovanissimi cavalcare dei tori impazziti, nell’insicurezza più totale, con gente che scommette su di loro. Il pubblico è in visibilio io sempre più sconcertato ma allo stesso momento affascinato da quanto sto assistendo.

Per la prima volta dall’inizio del viaggio lascio un posto a malincuore. Al di la delle bellezze naturalistiche dell’isola la cosa che mi rimarrà più impressa nella mente sarà il rapporto umano instaurato con i tanti locali che mi ha fatto sentire integrato e accolto, sono felice di aver vissuto uno spaccato di vita autentico basato uno stile di vita semplice costruito sulle persone e non su cose materialistiche. Ho imparato tanto da questa gente e mi sono divertito come un matto, li ringrazio davvero di cuore per l’esperienza vissuta.

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