Nuova Zelanda – North Island – on the road (1° parte)

Trascorsi i primi giorni in Nuova Zelanda tra Auckland e la sua periferia noleggiamo un mini-van con cui iniziamo ad esplorare questo nuovo stato, partendo dall’Isola Nord…

Dove abbiamo dormito
Cosa abbiamo visitato
Informazioni utili
Diario di viaggio

Dormire: dove siamo stati

In questi primi 10 giorni in Nuova Zelanda non abbiamo utilizzato ostelli poiché sono poco diffusi e spesso molto costosi. Vi consigliamo quindi due soluzioni:

  • Couchsurfing, una comunità di interscambio di ospitalità, in cui chi si registra mette a disposizione uno o più posti letto presso casa sua, gratuitamente.
  • noleggiare un camper / mini-van e partire all’avventura! Come in Australia anche in Nuova Zelanda troverete parecchi campeggi gratuiti dove potrete passare in tranquillità la nottata. Consigliamo l’utilizzo di WikiCamp, per trovare il campeggio gratuito più vicino alla località desiderata.

Visitare: i nostri consigli

  • Le città di Auckland, Gisborne e Wellington. Qui in particolare visitare il “Te Papa” museum;
  • Corumandel Peninsula : Cathedral Cove beach, Hot Water beach;
  • Rotorua Region : Okere Falls, Lady Knox geyser e mud pools, fare il bagno nelle acque termali del “Twin Stream”
  • Altri fiumi, cascate e laghi che troverete sul vostro percorso meritano uno stop

Informazioni utili

  • In Nuova Zelanda le uniche specie autoctone sono uccelli, pesci, insetti ed un canide. Tutte le altre specie mammifere, invece, sono state importate.
  • La moneta è il dollaro neozelandese NZD, con un tasso di cambio di 1 NZD = 0,65 € (Settembre 2016)
  • Rispetto all’Australia, la comunità maori della Nuova Zelanda è più numerosa e si concentra soprattutto nella città di Gisborne (Isola Nord) dove costituisce il 45% della popolazione.
  • Per i campeggiatori: badate di non arrivare al campeggio dopo il tramonto per via della scarsa visibilità (alcuni siti sono molto rurali) e per la difficoltà nel trovare posto. L’app Wikicamps funziona molto bene anche in Nuova Zelanda.
  • “Aotearoa” è il nome originale della Nuova Zelanda in lingua maori. “Zeeland” proviene da una provincia olandese, poi anglicizzato in “New Zealand”
  • Geograficamente parlando la Nuova Zelanda è un arcipelago composto da due isole principali (Nord e Sud) e da numerose isole minori, alcune disabitate. Conta circa 4 milioni di abitanti ed in media riceve 30 000 migranti l’anno.
  • L’alta stagione va da novembre e febbraio/marzo, mentre la bassa stagione da maggio/giugno a settembre. I prezzi variano tantissimo, ad esempio, noleggiare un camper in bassa stagione costa sui 30 NZD (19,5 €) al giorno, contro i 100 NZD (65 €) dell’alta stagione.

Diario di viaggio

Giorno 152

Titirangi
E’ mezzanotte quando atterriamo ad Auckland, la città più popolosa della Nuoza Zelanda. Il volo, condotto dalla compagnia australiana Virgin Air, è stato tranquillo e sonnolento ed è durato 3 ore circa. Ritiriamo gli zaini e passiamo la dogana: così come in Australia anche in Nuova Zelanda sono molto meticolosi sui controlli in quanto è vietato importare cibo ed altre sostanze animali e vegetali esterne (come legno, fango sulle scarpe, ecc). I bagagli vengono difatti sottoposti al doppio check dei raggi x e dell’unità cinofila.

Appena terminato ci prepariamo a passare la notte nella hall dell’aeroporto. Qui una statua gigante raffigurante il personaggio del nano della saga “Il Signore degli anelli” ci ricorda che proprio in queste terre è stato girato il famoso film fantasy e ci fa prospettare i paesaggi spettacolari che vedremo.

Al risveglio cerchiamo subito di informarci circa i mezzi da prendere per raggiungere la località di Titirangi (nome indiscutibilmente maori, come tanti altri  impronunciabili e curiosi che incontreremo successivamente), dove ci hanno accettato per qualche giorno in couchsurfing. Titirangi è situata 20 km ad est di Auckland, immersa nel verde della foresta neozelandese, ma arrivarci dall’aeroporto non è mica semplice!

1. Bus con destinazione Manuaku, fermata Papatoetoe (costo 3 NZD a persona, pari a 1,95 € );
2. Treno fino a Britomart, nel centro di Auckland (costo 7 NZD a persona, pari a 4,55 € );
3. Treno con destinazione Swanson, fermata New Lynn (costo 5 NZD a persona, pari a 3,25 € )
4. Bus nr 170 fino a Titirangi.

La strada che percorre il bus si trova sulla parte opposta della vallata dove vive l’host. Per nostra salvezza una signora francese, molto esperta di queste zone, ci spiega che è stato da poco costruito un nuovo sentiero che permette di attraversare la vallata agilmente e ci indica la fermata a cui scendere per imboccarlo. Il nuovo sentiero è ben segnalato e molto bello: una scalinata di legno che scende in mezzo alla valle e ci porta davanti alla via dove risiede il nostro host.

La casa, ovviamente, è situata in fondo ai 2 km di via, che percorriamo immersi tra prati ed ex cascine riadattate a abitazione, abbastanza distanti l’una dall’altra. Qualcuna, forse, è anche abbandonata… chissà dove siamo finiti stavolta!

Panoramica su Titirangi - Nuova Zelanda
Panoramica su Titirangi – Nuova Zelanda

Finalmente arriviamo al civico giusto, una bella villetta circondata da recinti e boschi. La casa è aperta ma sembra non esserci nessuno ed otteniamo la certezza si tratti del posto giusto vedendo appeso ad una parete un diploma con il nome e cognome del nostro host!

Di fianco la casa troviamo lo sleep-out, un capanno di legno arredato con letto e mensole che, secondo le istruzioni dateci dall’host su couchsurfing, potremo usare per dormire. La casa invece è ampia, a due piani, con un gran giardino in cui circolano polli, conigli, gatti. L’ambiente è un bel po’ disordinato, complici anche tanti giochi per bambini sparsi in giro; il nostro host infatti ha due figli, che in un posto del genere, si devono divertire tantissimo! Finalmente accomodati nello sleep-out ci rilassiamo e lasciamo sopravvenire la stanchezza.

Il nostro host, G. rientra alle 16.00 coi due figli appena recuperati da asilo e scuola e sta preparando dei pancake per merenda… Che profumino! Conosciamo così la famiglia, simpatica, socievole ed un po’ spericolata! Parliamo molto con G. mentre, in giardino, si occupa del suo orto con l’occhio sempre vigile sui due figli e diamo una mano anche noi :). Ci spiega che gli animali sono stati presi tutti a delle fiere, mentre coltivare la verdura è necessario dato che in Nuova Zelanda il cibo costa molto. Per fare un esempio le zucchine costano “solo” 11 NZD al kg! (7,15 €) Giunta la sera ceniamo assieme con omelette ed insalata: che bel movimento anche in cucina!

Giorno 153

Titirangi
Oggi piove, piove ed ancora piove. Peccato, proprio quando abbiamo in programma di fare un giro del paesino ed un po’ di spese. Nelle vicinanze non c’è niente, solo case, pecore, boschi. Per comprare qualcosa bisogna andare al centro di Titirangi, distante circa 3 km.

Abbiamo promesso al nostro host menù italiano stasera, per cui ci armiamo di panta-acqua, mantella di plastica e copri-zaino e ci incamminiamo verso il centro, ripercorrendo lo stesso sentiero a scalinate di ieri, ora in salita. Di supermarket ce n’è ovviamente solo uno, dai prezzi esorbitanti. Anche il vino è leggermente più caro che in Australia. Raggiungiamo con gioia il nostro sleep-out per riposarci ed asciugarci. Per fare tutto abbiamo impiegato circa due ore e tanti indumenti anti-acqua.

All’ora di cena ci presentiamo in cucina armati di pasta e sugo e ci mettiamo all’opera: rimangono tutti soddisfatti! 😀

Giorno 154

Titirangi
Anche oggi il tempo è incerto e non ci resta che dedicare la giornata alla nostra “normale amministrazione”: aggiornare il blog e pianificare un itinerario della Nuova Zelanda (da qui in poi NZ, nda). Domani ripartiremo verso Auckland, da dove sicuramente ci sono più possibilità per raggiungere le altre parti dell’isola. A riposare allora, che a breve si rimette lo zaino in spalla!

Giorno 155

Titirangi – Auckland
Salutiamo il nostro amato sleep-out in mezzo alla foresta neozelandese, assieme a G. ed i bambini e partiamo verso Auckland, dove passeremo il weekend.

Degli amici irlandesi, conosciuti in Vietnam a maggio, ed ora residenti in Nuova Zelanda, potranno ospitarci nella loro casona, condivisa con altre 9 persone. Abitano in zona Kingsland, che da Titirangi raggiungiamo tramite due bus (costo tot 8 NZD a persona, pari a 5,20 € ).

 Teatro di Auckland - Nuova Zelanda
Teatro di Auckland – Nuova Zelanda

Arriviamo davanti la casa tutti lavati dalla pioggia che prosegue ininterrotta dalla mattina, ma rivedere due sorrisi conosciuti ci riscalda, così come sorseggiare un bel tè caldo nel salotto. Conosciamo inoltre gli altri inquilini, ognuno di nazionalità diversa : Francia, Brasile, Germania, Ungheria, Slovacchia, Inghilterra.. Nonostante vivano in 9 la casa non è per niente incasinata, ma pulita e con un’atmosfera amichevole. C’è da dire che è davvero enorme, ognuno ha la sua stanza e la terrazza è qualcosa di spettacolare… peccato piova! Per noi vengono sistemati dei materassi in sala.

Chiacchieriamo molto con i nostri amici d’Irlanda, Orna e Neil. Dopo aver viaggiato per il sud est asiatico hanno raggiunto la Nuova Zelanda con l’intenzione di trascorrerci almeno due anni, avendo ottenuto il “Working VISA”, poi si vedrà. Hanno 24 anni e sono in gambissima per cui non possiamo che chiedergli qualche consiglio su come girare senza sperperare troppo in Nuova Zelanda. La soluzione migliore sembra essere noleggiare un camper, che ancora ci manca come avventura e ci alletta proprio tanto. In Tasmania la nostra settimana itinerante era stata molto positiva! Ma ora basta pianificare, è sabato sera, andiamo a festeggiare! 😉

Giorno 156

Auckland
Domenica, dolce domenica: una bella dormita fino a tardi ci fa ricaricare le energie e nel pomeriggio prenotiamo il camper che ci guiderà per tutta la Nuova Zelanda nei prossimi 20 giorni.

Dalla città di Auckland percorreremo le due isole che compongono la Nuova Zelanda, sino alla sua punta più meridionale, tra geyser, ghiacciai, fiordi e colline verdi. Ritiro domani 19/09 e riconsegna a Queenstown venerdì 07/10. Per il noleggio ci affidiamo nuovamente a Wicked Campers, stessa compagnia usata in Tasmania: squadra che vince non si cambia, soprattutto se è anche la più conveniente :).

Contrattando via mail con il servizio clienti di Wicked riusciamo ad ottenere un prezzo totale di 1287,00 NZD (836,55 € ) per un mini van con due posti guida e due posti letto per 20 giorni. Inclusi assicurazione, secondo autista, set da cucina e carrozzeria dipinta. Ci facciamo azzerare anche la famigerata one way fee (tassa per la riconsegna del veicolo in posto diverso da quello di ritiro, che in questo caso si aggira sui 200 NZD, pari a 130 € ): un’offerta da bassa stagione.

Piazza di Auckland - Nuova Zelanda
Piazza di Auckland – Nuova Zelanda

Altre compagnie di noleggio che abbiamo ritenuto competitive sono:
Esacpe campers: praticamente il concorrente diretto di Wicked, la differenza di costo è davvero di pochi dollari e la verniciatura è anche qui colorata ed originale;
Juicy campers: inconfondibili camper color verde e viola, i cui prezzi più alti giustificano veicoli più recenti ed arredi interni più moderni.
Per ultimo, prenotiamo il volo di ritorno da Queenstown ad Auckland per il 9 ottobre mattina; nello stesso pomeriggio dovremo prendere il volo più lungo di tutto il nostro viaggio, quello che ci porterà dalla Nuova Zelanda all’Argentina, dall’Oceania all’America… insomma in un mondo nuovo 😀

Giorno 157

Happy birthday Lila!! 🙂 Trascorrere l’ultimo compleanno da ventenne in Nuova Zelanda non l’avrei mai immaginato!

Auckland – Corumandel Peninsula
La giornata inizia presto con i preparativi per la partenza: cambiare gli ultimi AUD in NZD, comprare una sim neozelandese per avere un po’ di rete durante il tragitto e “last but not least”: ritirare il camper.

Per le prime due faccende ci rechiamo nel centro di Auckland su Queenstreet (raggiungibile in treno Kingsland – Britomart per 5 NZD a persona, pari a 3,25 € ). La sim card che acquistiamo è della compagnia Vodafone, costa 35 NZD per 1 gb di internet ( 23 € ) . Non è convenientissimo ma comunque meglio delle offerte delle concorrenti 2 Degrees e Sparks, con cui – tra l’altro- il nostro smartphone (un Wiko Rainbow) non è compatibile.

Il deposito auto di Wicked si trova invece nella zona di Penrose, collegata sempre con un treno a Britomart. Ritiriamo il nostro camper, una toyota estima degli anni 90, con 300.000 km ed una simpaticissima carrozzeria su cui sono stati dipinti… I puffi! viene subito ribattezzato Puffocar!

Il nostro camper Puffocar - Nuova Zelanda
Puffocar – Nuova Zelanda

Oltre alla macchina, possiamo ritirare dal deposito materiale omaggiato da precedenti camperisti: coperte, cuscini, mappe, oggetti per la cucina… questo ci fa risparmiare un sacco! Saldiamo l’importo comodamente con carta e per prassi la compagnia trattiene, al momento del pagamento, 500 NZD (325 € ) come cauzione (bond), che ci restituiranno alla riconsegna. Siamo in marcia, ma ci sono ancora degli ultimi must do: benzina, prima spesa, passare da casa a ritirare gli zaini, nonché salutare Orna e Neil.

Per quanto riguarda la benzina il prezzo medio ad Auckland è di 1,70 NZD/litro ( 1,10 € ), ma in molti benzinai si può richiedere una tessera sconto. La catena Gull è la più economica, erogazione self-service e pagamento solo con carta. La spesa conviene al supermercato Countdown per gli alimenti (corrispondente di Whoolwortsh australiano) ed al Warehouse per attrezzatura varia.

Alle ore 15.00 recuperiamo gli zaini ed abbracciamo i nostri amici irlandesi, sperando davvero di ricambiare il favore presto ed ora… partenza!! Direzione Corumandel Pensinsula, nostra prima tappa alla scoperta di questo affascinante paese.

Tramonto dalla Corumandel Peninsula - Nuova Zelanda
Tramonto @ Corumandel Peninsula – Nuova Zelanda

Raggiungiamo il piccolo centro di Waiomou in un paio d’ore guidando lungo il litorale ovest. Qui lo stop è d’obbligo per assistere ad un tramonto dai colori spettacolari che tanto rendono rinomata questa zona. Estasiati ci dirigiamo verso l’area camping gratuito che, con l’ausilio di Wikicamps, abbiamo scelto per questa notte: il parcheggio della biblioteca comunale di Ngatea , che offre servizi igienici ed anche wi-fi.

Un fattore molto importante da rispettare in Nuova Zelanda sono le aree campeggio riservate solo ai self-contained campers, ovvero quei veicoli dotati di servizi igienici. Chi non possiede un camper attrezzato in questo senso non le può utilizzare, pena multe molto salate. Alcuni self-contained campers, tuttavia, campeggiano anche nelle aree per i non-self-contained e ciò non lo troviamo giusto.

Ma pensiamo al menù della cena di compleanno: salsicce di angus (buone!), verdure saltate, spumante e torta di mele (buonissima!) con tanto di candeline da soffiare 🙂 In una notte stellata di settembre, mentre festeggio il mio compleanno percorrendo on the road la Nuova Zelanda, durante il mio giro del mondo, che desiderio potrò mai esprimere…?

Giorno 158

Ngatea – Cathedral Cove Beach
Partenza ore 10.00 per Cathedral Cove Beach, sulla costa est della Corumandel Peninsula. Questa spiaggia è una delle più famose in Nuova Zelanda per via delle sue rocce modellate dall’acqua in forme bizzarre, quasi mitiche.

formazione rocciosa presso Cathedral Cove Beach - Nuova Zelanda
Cathedral Cove Beach – Nuova Zelanda

Una volta parcheggiato nella vicina area di sosta, si raggiunge la spiaggia tramite una camminata di 30-40 minuti, molto facile, a ridosso delle scogliere tra boschi e colline. Arrivati alla spiaggia vediamo che non siamo i soli ad avere avuto questa idea oggi: sono presenti un bel numero di persone ed anche gruppi turistici. Comunque non rovinano il fascino del paesaggio per noi nuovo e… magico! Chissà come dev’essere d’estate…

passaggio tra le rocce di Cathedral Cove Beach - Nuova Zelanda
Cathedral Cove Beach – Nuova Zelanda

Prima di raggiungere Cathedral Cove Beach abbiamo fatto sosta a Hot Water Beach, spiaggia che deve il suo nome al fatto che scavando nella sabbia si possono trovare sorgenti d’acqua calda e farsi cosi la propria piscina termale! Dato che sulla Corumandel Peninsula i campeggi gratuiti scarseggiano, ritorniamo al parcheggio della biblioteca di Ngatea, che non ci era dispiaciuto. Sfortuna vuole che stasera finisca la cartuccia del gas e dobbiamo ricorrere ai cibi non scaldabili di emergenza: carote, pomodori, crackers e torta di mele, questa si che ci risolleva il morale!

Giorno 159

Ngatea – Okere Falls
Ci svegliamo sotto una pioggia incessante, iniziata nella notte. Appena pronti, come prima cosa compriamo le cartucce del gas. Oggi vorremmo raggiungere il distretto di Rotorua, passando per la località di Tauranga, che trovandosi sulla costa nord potrebbe offrire dei bei paesaggi.

Effettivamente sì, li offre,  ma dato il brutto tempo non si possono godere a pieno. Il mare (l’oceano, anzi) è davvero arrabbiato e ci troviamo in una zona ad alto rischio terremoti e tsunami. 😮 Non mancano tuttavia le indicazioni delle vie di fuga e dei punti di raccolta in caso di pericolo.

Riprendiamo la strada e ci avviciniamo al distretto di Rotorua. Qui potrebbe trovarsi una delle 3 autostrade a pagamento della Nuova Zelanda, ma noi prendiamo l’alternativa secondaria non a pagamento, ovvero una strada minore. Dato il maltempo rimandiamo a domani la visita alla principale attrattiva di Rotorua – i Geyser – e raggiungiamo il campeggio per la notte, in prossimità delle Okere Falls.

Cascate Okere  - Nuova Zelanda
Okere Falls – Nuova Zelanda

Si tratta di cascate non troppo alte (7 metri) ma con una buona portata d’acqua. Si trovano in mezzo ad una foresta molto verde dove vivono anche wallabies e si può pescare, fare rafting o kayak. La corrente è molto forte ma con scarsa presenza di rocce aguzze per cui molti tour operator organizzano qui escursioni per queste attività sportive. Tramite un sentiero ben segnalato si può camminare fino al punto panoramico sopra le cascate e visitare una caverna. Tutto molto bello ma… che lavata! Piove a dirotto e ci siamo dimenticati i panta-acqua nel camper, che presto diventerà un umido stendino.

Dopo esserci asciugati in qualche modo e cambiati prepariamo la cena, cucinata al riparo del portellone del baule aperto: pasta con ragù di salsiccia, scalda l’anima! Isola Nord (2° parte)

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